Eurispes: anche l'oratorio nel 32° Rapporto Italia
Gli oratori italiani sono “una realtà vitale ed in continua evoluzione”: questa la convinzione del 32° Rapporto Italia presentato nei giorni scorsi dall’Eurispes a Roma. Un giudizio positivo dell’importante Istituto di ricerca che quest’anno ha voluto dedicare un ampio spazio a questa realtà ecclesiale, risposta della Chiesa italiana alle sempre mutevoli richieste delle giovani generazioni. “ Il 32° Rapporto Eurispes dedica all’oratorio una parte significativa nella sua lettura sulla situazione italiana. Siamo molto felici di questa attenzione – sottolinea don Michele Falabretti, responsabile del Servizio nazionale di Pastorale Giovanile della CEI – perché è il segno di quanto negli ultimi anni l’oratorio abbia saputo rispondere ai bisogni educativi ed aggregativi delle comunità. Ha saputo porsi come uno strumento efficace di legami, di relazioni. Ha saputo interpretare bisogni nuovi che rapidamente sono cresciuti nel paese e che oggi l’Italia attraverso questa ricerca cosi autorevole riconosce al nostro mondo. Il lavoro educativo richiede sempre la tenacia dei tempi lunghi, la pazienza di stare sul pezzo, di non arrendersi mai, di saper aspettare soprattutto in questi ultimi anni in cui la situazione è davvero mutata in modo radicale. Questo vuol dire richiamare tutto ciò che facciamo sempre verso quel senso di responsabilità nei confronti dei più piccoli, delle nuove generazioni e quindi soprattutto dei bambini, dei ragazzi e degli adolescenti e anche dei giovani che la Chiesa ha saputo esprimere nei diversi secoli attraverso lo strumento dell’oratorio”.
FOI Nota commento Eurispes 010220