Moschini: per uscire fuori dobbiamo avere un dentro da cui uscire
Il caloroso intervento del prof. Marco Moschini ha chiuso il talk di apertura di H3O con un suggestivo racconto di come la vita dell’oratorio e dei suoi educatori sia tutta una storia di uscita sul modello del nostro Dio che è uscito dal suo cielo per raggiungerci. “Quando usciamo, e sicuramente dobbiamo uscire ogni volta che ci occupiamo dei nostri ragazzi per raggiungerli, non possiamo dimenticare che per andare fuori bisogna avere un dentro da dove uscire. “il Dio in cui credi è quello che ti ha chiesto di lasciare casa, di mettere le tende, di uscire. Tu che devi uscire dalle tue comodità e trovare le ragioni per cui si muore. Esci fuori dalla vita quando lasci le comodità della tua vita. Sei costretto ad uscire portando la tua sacca pronta che a volte ti incute terrore per andare incontro ad altre storie, ad altre persone. Devi sempre essere pronto ad uscire per andare dai tuoi ragazzi. L’oratorio è il luogo geniale dove ci sono i ragazzi, dove sei costretto ad essere sempre pronto ad uscire per andare in giro a volte senza una meta. Lì scopri che tutte le volte che vai fuori, torni dentro la tua casa, il tuo cuore, la tua vita, le cose che sono le tue. Ma quando hai incontrato gli altri, non torni mai vuoto ma pieno e carico. La nostra società è quella dello sparecchiamento: tu guardando la tua esperienza devi scoprire che qualcuno ti ha sempre apparecchiato delle tavole. Dobbiamo decidere di apparecchiare le tavole per gli altri, delle tavole belle dando come cibo il futuro, in mezzo alle cose semplici. Questa è la rivoluzione che possiamo operare: se tutti sparecchiano, noi dobbiamo apparecchiare con vita nuova con la semplicità della vita semplice e buona, vivendo sempre e continuamente fuori.
